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23/12/2023
19/12/2023
06/12/2023
19/11/2023
05/11/2023
22/10/2023
Genova Nervi - FarMotor CUP.
Come previsto da tempo e organizzato con il IX MUNICIPIO LEVANTE questa mattina ci siamo
ritrovati in una giornata primaverile e gradevole a Villa Serra Saluzzo di Ge-Nervi in occasione
della prima edizione della 'Gara di moto statiche FarMotor Cup'.
I partecipanti sono arrivati intorno alle 10, ad attenderli focaccia genovese e gadget di benvenuto.
La difficoltà della Gara consisteva nel lasciare ferma la moto per due ore senza spostarla, perchè
questo distacco fosse più 'sopportabile' molti byker, utilizzando il biglietto compreso nell’iscrizione,
si sono recati a visitare il museo Frugone di Villa Fassio, che ospita dipinti e bronzi del primo '900 oltre al roseto e il parco stesso.
Le due ore di sosta sono terminate alle 12 e una simpatica estrazione a premi offerti da alcuni
sponsor, 'Olcese motoricambi', 'Farmotor', 'Momenti memorabili' ha fatto felice 6 motociclisti tra gli
iscritti alla gara.
Si ringraziano il Presidente Federico Bogliolo rappresentato dall’Assessore Patrizia Arrighetti, la
Consigliera Patrizia La Marca, l’Ente Parco e tutti i partecipanti, Club organizzati e singoli arrivati in questa
'strana' competizione che sicuramente sarà replicata il prossimo anno.
Enzo Aversano
15/10/2023
24/09/2023
Genova Santuario NS della Vittoria
Oggi per la gioia dei partecipanti è stato fatto un giro in giro di pochi chilometri ma utile come test per la Moto Guzzi di Salvatore.
Raggiunto Casella il gruppo ha sostato per pranzo, attività collaudata da tempo per ritemprare anima e corpo, una visita a quello che offriva
il luogo ha coronato la giornata.
Grazie ragazzi continuiamo così è sempre bello vederci per condividere la passione.
Gli amici non erano tutti presenti sarà per la prossima occasione.
Grazie di cuore bikers...
Maurizio Cherubini
Nota:
Purtroppo il giro in giro di oggi è stato modificato all’ultimo momento a causa della strada chiusa per un evento.
Quindi nella deviazione si è passati dal Santuario della NS della Vittoria.
Il santuario NS della Vittoria sorge sul passo del Pertuso, in posizione dominante sulla Val Polcevera, ad un’altitudine di 650 m,
nei pressi del luogo dove il 10 maggio 1625 pochi soldati della Repubblica di Genova, affiancati da volontari della Valpolcevera,
guidati dal parroco di Montanesi, sconfissero un forte esercito franco - savoiardo comandato dal Duca Carlo Emanuele I di Savoia
e composto, si dice, da oltre 8.000 uomini. A causa di questa sconfitta, il Duca dovette rinunciare alle sue mire sulla città di Genova.
Sul luogo della battaglia (passo del Pertuso), in segno di ringraziamento per l’intercessione della Madonna, fu eretto questo santuario,
e la città di Genova fu consacrata alla "Madonna Regina della Vittoria".
Salvatore Alberti
17/09/2023
10/09/2023
01/08/2023
Cronaca di un viaggio avventura "Giro in Giro" della Sicilia 2023
19 luglio ore 8:30 finalmente tutto pronto, partenza. La moto di primo mattino faceva sentire tutto il ruggito dei suoi due cilindri e innestata la prima marcia si partiva in direzione Val Fontanabuona.
Arrivato a Sestri Levante, dopo un piccolo disorientamento, imbocco la strada per il Passo del Bracco, verso le Cinque Terre con arrivo a La Spezia. Fermata tecnica e breve pausa.
Ripartito e superato Sarzana Marittima mi immetto sul lungo mare di Viareggio, Massa, Carrara, rallentato dagli innumerevoli semafori per la gestione dei passaggi dei bagnanti che attraversano per raggiungere il mare.
Ancora qualche chilometro e scortato da un sole cocente arrivo al porto di Livorno, imbarco Grimaldi, con due ore di anticipo sull’orario previsto per la partenza del traghetto, prima meta del mio "Giro in Giro".
Il giorno 20, dopo una notte di navigazione arrivo a Palermo in perfetto orario, ma lo sbarco è rallentato per traffico così non c’è tempo per guardarsi intorno e si parte per arrivare all’aeroporto (ex militare) di "Boccadifalco", seconda meta del viaggio, qui mi attendeva il mio collega dell’Enac e nostra guida insieme al Colonnello Abate dell’Associazione Arma Aeronautica, nella visita alla ex base militare.
Interessante, oltre alla sede dell’Associazione Arma Aeronautica, è stato l’accesso ai bunker antiaereo, uno di questi è stato restaurato e arricchito con le riproduzioni di suoni, luci e di un allarme aereo. La visita si è poi conclusa con l’accesso alla vecchia torre di controllo e la sede dell’Aero Club di Palermo.
Il giorno 21 partenza per l’aeroporto militare di Birgi (30’ da Trapani) ove ci attendevano ad un ingresso laterale gli avieri militari per l’accreditamento e successivo accompagnamento all’interno della base, parcheggiamo le moto intorno ad un Eurofighter del 37' Stormo.
Dopo i convenevoli saluti è iniziata la presentazione dei 100 anni dell’Aeronautica Militare all’interno di un Hangar e si è assistito agli interventi dei convenuti in particolare del comandante della base, dell’ASI, Ass. GP, Sartarelli e autorità Civili, con un pullman infine ci si è trasferiti a bordo pista per assistere al decollo di un Eurofighter.
Rientrati poi all’Hangar si è conclusa la presentazione con aneddoti storici risalenti al secondo conflitto mondiale. Con il rancio (sempre in caserma) si è infine conclusa la visita alla base con i doverosi saluti di ringraziamento.
La giornata si chiude con un’apericena al tramonto del sole (uno spettacolo) con gli amici guzzisti presso il locale Oro Bianco Contrada Ettore Infersa.
Il giorno 22 partenza con l’aliscafo per la visita alle Tonnare di Favignana e Formicadi, ex Stabilimento Florio (acquisito negli anni da Angelo Parodi) dove con l’aiuto di una guida e la sua descrizione si è conosciuto il sistema di pesca utilizzato dai pescatori di tonno di allora.
Il giorno 23 raduno ad Erice con gli amici Guzzisti di vari club, con partenza dalla piazza principale di Trapani alle ore 10:00 (circa). Gruppo ben organizzato e itinerario stupendo con panorami e vedute impagabili. Arrivati ad Erice visita del centro storico, del Centro di cultura scientifica Ettore Majorana e degustazione del dolce “Genovese”. A fine incontro, a ricordo della giornata trascorsa, AMG Genova attraverso il suo Presidente ha consegnato la targa dell’associazione a sottolineare i caratteri di amicizia e vicinanza con i motoclub presenti.
Il giorno 24, terminata la parte ufficiale del viaggio, inizia la mia avventura.
Partenza da Trapani direzione Marsala, Agrigento, Caltanisetta e arrivo a Nicosia.
Fino ad Agrigento tutto bene salvo il navigatore di google che più volte perdeva il satellite e non ritrovava il giusto percorso, perdita di tempo nel ritrovare ogni volta il punto.
Imboccata la superstrada di Agrigento Caltanissetta Palermo nel primo pomeriggio il sole rovente cominciava ad essere insopportabile.
Sentivo le gambe che mi bruciavano nonostante le allargassi il più possibile per migliorare il passaggio di aria per raffreddarle ma anche l’aria di 'raffreddamento' purtroppo era calda. Non c’era niente da fare il fisico cominciava a dare problemi di surriscaldamento, mi sono dovuto fermare in una piazzola sotto il rovente sole ed aprire un ombrello per ripararmi e cercare un po' di frescura.
Guardandomi intorno non c’era nulla tranne degli arbusti ai lati sotto la strada misti a spazzatura.
Meglio di niente, e sempre con l’ombrello mi sono addentrato tra gli arbusti e la spazzatura alla ricerca di un posto per sedermi all’ombra e potermi riprendere fisicamente.
Non ricordo quanto tempo sono rimasto seduto tra gli arbusti forse un’ora, forse due con il pensiero che avrei dovuto chiamare i soccorsi se non mi fossi ripreso mi attanagliava.
Con l’acqua nella borraccia che avevo a disposizione mi bagnavo ogni tanto solo le labbra (ricordo di un racconto di un carrista durante la 2 guerra mondiale in africa il quale mi aveva detto che non potevano bere in quanto quello bevuto sarebbe immediatamente evaporato con il sudore e che quindi per placare la sete si bagnavano solo le labbra).
Così facendo avevo preservato la riserva d’acqua e placato la sensazione di sete.
Guardando tra i rifiuti mi sono accorto che vi era una bottiglia d’acqua quasi piena (caldissima) e allora decisi di legarmi sulle gambe degli stracci che avevo nella moto, e bagnarli in modo tale da preservarmi le gambe dal tremendo calore.
Con questi accorgimenti ripartivo per la mia destinazione con tappa Nicosia senza fermarmi se non al primo bar incontrato all’uscita della superstrada dove avevo fatto il pieno d’acqua, gelato, caffè, ecc.
Finalmente in tarda serata sempre nelle peripezie del navigatore di google arrivavo a destinazione.
Il giorno seguente tutto bene, la giornata è trascorsa nel migliore dei modi, visita alla mia città natale, ai paesi limitrofi e pranzo presso alcuni familiari.
Il giorno 26 partenza per Capizzi (ME) per assistere alla festa di San Giacomo, dopo aver pranzato a Cerami sempre con miei parenti, la sera rientro a Nicosia per trascorrere l’ultima notte prima della partenza il giorno seguente per Messina.
Il giorno 27 tutto pronto per Messina, avvio la moto un po’ a fatica e mi accorgo che un cilindro non va. Controllo candele, pipette, filo ma niente da fare ogni tanto andava a due cilindri e spesso solo a uno. Sentivo due meccanici del paese, entrambi non avevano tempo (e forse anche voglia) per risolvere il mio problema che avevo già individuato nelle puntine/condensatori.
Decido di fare da me, ma avevo bisogno di tempo e così rinuncio alla tappa di Messina, trovando ospitalità presso i miei familiari ho quel giorno in più che mi ha consentito l riparazione della moto e il ritorno a casa.
Il giorno 28 con mio cugino siamo andati a Catania presso un negozio di moto ricambi ove ho acquistato puntine e condensatori, in serata li ho montati (purtroppo un solo condensatore in quanto l’altro inaccessibile senza smontare mezza moto).
All’inizio la moto non voleva neanche avviarsi ma dopo varie regolazioni finalmente è partita e sembrava andasse bene. Purtroppo, l’entusiasmo dura poco, si ripresentava nuovamente lo stesso problema di prima… la moto andava a un cilindro.
Un dramma non sapevo più che fare, le soluzioni erano due o far funzionare la moto oppure lasciarla li per farmela poi spedire a Genova.
Ormai era sera tardi e per il giorno seguente mi sono lasciato l’ultima soluzione prima di abbandonare la moto dai miei parenti.
All’alba l’unico condensatore che non avevo cambiato lo stacco e fisso quello nuovo sopra lo spinterogeno eliminando il coperchio in modo tale da fare un bypass.
La moto riparte a due cilindri e girando nuovamente a pieni regimi ringrazio e saluto i miei parenti e mi avvio passando da Mistretta, Cefalù verso Palermo per arrivare agli imbarchi per Livorno in perfetto orario.
Il giorno 30 arrivato a Livorno mi avvio per un rientro veloce verso casa ma durate il tragitto mi accorgo che si era aggiunto un altro problema con il selettore delle marce che non mi permetteva di cambiarle agevolmente. In serata arrivo finalmente a casa e nonostante tutte le peripezie anche stavolta la moto non mi ha abbandonato.
Salvatore Alberti
Cosa ho imparato da questa avventura:
1. Non mettere i pantaloni corti quando fa molto caldo in quanto il motore è una fornace in mezzo alle gambe;
2. Portarsi una riserva d’acqua maggiore quando non si conosce la strada e/o sono previste giornate particolarmente afose;
3. Portarsi delle caramelle di zucchero per eventuali cali di pressione.
16/07/2023
09/07/2023
16mo raduno veicoli d’epoca Rovegno (GE).
Il raduno dei veicoli d’epoca a Rovegno è arrivato al numero 16 e con un crescendo di presenze è diventata una manifestazione di grandissimo interesse a cui anche AMGGenova ha partecipato con entusiasmo, portando motocicli ASI e altri di ultima generazione in visione al numerosissimo pubblico.
La giornata è cominciata per noi del gruppo al distributore di Staglieno verso le ore 9 e dopo la foto di rito dei partecipanti, sorridenti, ci siamo diretti verso Rovegno paese dell’entroterra genovese in Val Trebbia.
La giornata è caldissima da subito e solo andando con 'l’aria nei capelli', come si diceva una volta, si riesce a resistere alla calura.
La strada da percorrere è la bella statale 46 che collega Genova a Piacenza, strada tra le più utilizzate dai centauri per la sua bellezza e varietà di percorso.
Dopo un’ora circa raggiungiamo la nostra meta e disponiamo le motociclette cercando di lasciarle all’ombra, come fossero bambini in spiaggia e cominciamo subito a curiosare tra le moto e le auto presenti.
'Pezzi' eccezionali e di grande interesse, restauri di auto perfetti da rendere le carrozzerie più nuove del nuovo, motocicli d’epoca tenuti in maniera maniacale, ingrassati, regolati, fluidi nel battere del motore e la disponibilità di ogni proprietario a dare informazioni sul mezzo e la sua epoca.
La passione per le moto e le auto accomuna tutti i presenti, si ritrovano amici di altri club che si vedovo solo in queste manifestazioni, ci si scambia pareri, notizie, novità sui mezzi e si rinsaldano le vecchie conoscenze.
Dopo il rituale giro per i paesi limitrofi c’è il tempo per il pranzo, e dopo, ancora un’ultima fermata al fresco del voltino della piazza di Rovegno prima di riprendere la strada del ritorno.
Soddisfatti della bella giornata trascorsa, un po' meno per il pranzo, rientriamo ripercorrendo la statale 46, un piacere nel piacere, ombreggiata, libera,
scorrevole ci porta in un’oretta a casa, nella testa ancora le risate, le battute, le cose viste, continueranno a farci compagnia ancora
per un po' così i nuovi amici che si sono uniti al gruppo. Grazie a tutti per la bella e spensierata domenica, e grazie agli organizzatori
del 16mo radudo auto e moto d’epoca di Rovegno. Alla prossima raga.
Enzo Aversano
02/07/2023
Badia Cistercense di Tiglieto di Santa Maria alla Croce.
Non capita spesso che tanta sia la voglia di fare un bel giro in moto con gli amici che si arrivi all’appuntamento con 20 minuti di anticipo, c’eravamo già tutti, e aspettato che scoccasse l’ora della partenza per correttezza, ci si avvia.
L’aria fresca e le strade ancora poco trafficate fanno scivolare via i primi chilometri, raggiungiamo così il posto di ristoro tra Masone e Campoligure dove seduti al tavolo diamo fondo ai caffè, capuccini e brioches tra chiacchiere e risate,
prima di rimetterci in marcia c’è anche il tempo per rabboccare di benzina qualche serbatoio troppo leggero.
Si riparte e dopo una quindicina di km tra i profumi degli alberi e delle coltivazioni al margine della strada arriviamo a Tiglieto e poco più giù al posteggio della Badia Cistercensa.
Questa abbazia dedicata a Santa Maria alla Croce risale al XII secolo, fu fondata il 18 ottobre del 1120 da una comunità di monaci provenienti dalla località francese di La Fertè dando così origine alla prima comunità cistercense in Italia.
Non c’è una carta di fondazione indicante data e fondatore, ma la datazione è comunque presumibile da documenti scritti nel periodo seguente, dai quali si è potuto dedurre anche i nomi dei principali fondatori e finanziatori.
L’abbazia fu ufficialmente riconosciuta nel 1132 da Papa Innocenzo II.
Tutto è molto bello, il paesaggio è suggestivo a tratti vintage, in fondo siamo nel parco del Beigua!
Purtroppo la Badia è chiusa e non ci resta altro da fare che pensare alla trattoria dove consolarci. Trovata, ci apprestiamo a raggiungerla sentito i richiami dell’appetito.
Dopo circa mezz’ora trascorsa in sella tra la statale e il passo del Faiallo raggiungiamo il piccolo borgo Cappelletta di Masone dove già il tavolo è pronto e il menù sul tavolo.
Taglierini al sugo di fungo, al pesto, al sugo di coniglio e brasato al vino rosso, vitello tonnato, patate fritte e insalatina la fanno da padrona, piano con il vino che bisogna guidare e infine caffè e ammazza caffè, un pranzo coi fiocchi.
Sazi e soddisfatti usciamo fuori all’aria, una panchina ombregiata aspetta solo noi e il seguito dei racconti da bar di cui siamo primi in classifica, relax.
Grazie ragazzi per la magnifica giornata, a domenica prossima.
Enzo Aversano
18/06/2023
Avio.Sup. Tortona - Moto Flight
Non tutte le domeniche sono uguali e capita anche quella dove tutto sembra andare per il meglio, tanto che penseresti di riuscire a far passare anche un cammello nella cruna di ago.
Domenica 18 giugno è stata una i quelle, all’insegna della puntualità dei partecipanti, del bel tempo e della cordialità.
La strada per arrivare all’aerea di volo di Tortona, rigorosamente statale, ci ha impegnato per un paio d’ore di guida dove una leggera colazione al passo dei Giovi ha interrotto il tragitto che attraverso Busalla, Serravalle, Tortona, ci ha condotto alla meta.
L’aviosuperfice è principalmente composto da un esteso campo livellato di erba rasata posto al termine di una strada di accesso sterrata, dove le moto a loro agio su questo terreno sono state portate in prossimita degli alianti per le foto ricordo della visita subito dopo il cordiale "benvenuti" degli organizzatori.
Sono tante le domande che vengono fatte agli organizzatori radunati in prossimità degli alianti schierati in sequenza per prendere il volo da li a poco.
Tante le curiosità sulle macchine volanti, come fa a stare su, cosa si prova, quanto tempo riesce a volare e via dicendo con una empatia tra i presenti che trasformava l’atmosfera tra visitatori in amici.
Il cuoco, pilota anch’egli, ai fornelli nel frattempo prepara il pranzo.
La visita continua con decolli e atterraggi di piloti che nella bella domenica sono li a passare il loro tempo libero nella libertà del volo e nella condivisione di una passione tra amici.
Durante la nostra visita ci siamo ritrovati in un hangar dove c’erano alcuni velivoli smontati, alcuni in restauro, e dialogando con il tecnico restauratore ci sono state illustrate le tecniche di ricostruzione e restauro nonchè i materiali di cui questi velivoli sono composti facendo risaltare la loro dimensione amatoriale ma anche l’affidabilità nel volo.
Il pranzo è pronto!
Un’unica tavolata allestita da ognuno dei commensali per la propria parte, i piatti unici da portata da cui ognuno si serve per il suo grado di appetito, e via alla grigliata di carni miste con contorni di pomodori e ottimi zucchini grigliati.
L’allegria, gli aneddoti, hanno ulteriormente condito un pranzo di per se gia ottimo e allungato la convivialità.
La visita volge al termine, insieme agli aerei sono volate anche sei ore di permanenza al campo, i piloti puliscono, smontano e ripongono gli alianti nei loro rimorchi, noi indossato il casco ci prepariamo al rientro e dopo i saluti di rito e la promessa di un nuovo incontro riprendiamo la strada del ritorno passando da Serravalle, Gavi, Voltaggio, Passo della Bocchetta.
Ci vorrebbero più giornate come questa e più amici come quelli incontrati.
Enzo Aversano
Oggi la nostra Associazione è stata ospite dell’Avio Sup. di Tortona.
Grande accoglienza e ospitalità. Oltre al pranzo alla brace uno di noi ha effettuato anche un voletto su un ULM.
Si ringrazia Michelangelo e tutti i Soci piloti. Infine è stato donato dalla nostra Associazione al gestore dell’Aviosuperfice un libro di Giorgio Parodi pilota
e fondatore della Moto Guzzi. Alla prossima.
Il VicePresidente
Salvatore Alberti
28/05/2023
Alba senza Alba
Oggi AMGGenova "Associazione Moto Guzzi Genova" è il Giro in giro hanno fatto tappa a "Neive" (CN) un borgo bellissimo in mezzo alle
Langhe cuneesi, durante il tragitto abbiamo attraversato paesaggi bellissimi. Grazie a tutti i partecipanti Riccardo, Marco, Enrico, Franco,
Sergio, Alessio, e Io, erano presenti anche le gentili consorti di alcuni soci partecipanti, lasciatemi spendere due parole per loro,
volevo ringraziarle in maniera speciale perchè ogni volta ci supportano e sopportano in ogni giro.
Il Presidente
Andrea Pesce
08/05/2023
Genova ospita i "GP DAYS" 6 e 7 Maggio 2023
di Roberto Manieri
E’ andata in scena sabato e domenica scorsi a Genova la nuova edizione del "GP DAYS" nel nome di Giorgio Parodi, uno dei fondatori della Moto Guzzi e capitano d’industria che legò il suo nome per molti decenni ai fasti non solo della Casa di Mandello del Lario - la MOTO GUZZI - ma anche al mondo dell’imprenditoria navale dopo aver ricostituito al termine della Prima Guerra Mondiale l’imponente flotta dei Parodi composta da oltre 90 natanti con base a Genova e approdi in tutto il mondo.
La figura di Giorgio Parodi imprenditore, eroe di guerra pluridecorato, riferimento della Resistenza contro l’invasore negli anni bui della Seconda Guerra Mondiale in cui si distinse per la sua attività a sostegno della Liberazione e ancora industriale illuminato che declinava l’impresa al sociale al servizio delle comunità in cui avevano sede le sue molteplici attività, è tornata prepotentemente in questa due giorni dedicata alla sua figura e alla celebrazione dei 100 anni della nascita dell’Aeronautica.
Giorgio Parodi fu tutto questo: imprenditore, figura impegnata con il proprio patrimonio nel sociale, mecenate e ancora sportivo e patron di imprese epiche sia sulle due ruote che nei circuiti aerei di tutto il mondo. Una figura a tutto tondo celebrata in tutto il mondo.
Il suo ricordo rappresenta quindi un tributo al genio italico. Alla voglia di fare e di essere imprenditori del sociale.
Parodi del resto coniugò l’utile delle imprese all’utile sociale, creando i presupposti tra i primi in Italia alla redazione di un bilancio sociale delle attività dove i ritorni dei servizi offerti ai dipendenti e alle loro famiglie potevano avere un ritorno economico nel fare impresa e nei bilanci.
Un modo nuovo e diverso di agire le leve finanziarie coniugate alla socialità, che anticipò di molti decenni il tema dell’industria moderna e illuminata.
Se la storia stessa dell’avventura con Giovanni Ravelli e Carlo Guzzi era quella di sostenere in prima persona - e grazie a fondi propri - una "start up" innovativa, come si chiamerebbe adesso, generando dal 1921 la storia incredibile e sempre attuale della Moto Guzzi, questo la dice lunga su come il Giorgio imprenditore sapeva osare l’inosabile, come diceva d’Annunzio mettendosi in gioco anche dove tutti gli indirizzi deponevano in direzioni diverse.
Da qui il celebrare il "Giorgio Parodi Days", un tributo ad un uomo normale nella sua straordinaria eccezionalità. Le Moto Guzzi di oggi e di allora sono quindi tornate a rombare a Genova nel nome del presidente della Moto Guzzi dal 1945 in poi.
Non solo pilota e sportsman, ma soprattutto celebrare la dimensione di un uomo "normale" che ha saputo permeare i suoi tempi di sè, dando una lezione di vita senza tuttavia mai pretendere di salire in cattedra.
Testimoniare l’esempio con la capacità del fare. Dimostrare che tutto è possibile se lo si vuole, piegando la volontà contro il destino e le avversità. Giorgio Parodi alla fine è stato tutto questo. Un esempio di caparbietà e di metodo. Un uomo di successo in tutto quello che ha fatto. E che aveva un solo difetto: la sua modestia ed il suo essere schivo. Al punto di lasciare al commilitone Carlo Guzzi l’onore di conferire il suo nome – che sarebbe diventato un marchio inossidabile - alle loro creazioni a due ruote, mentre a Giovanni Ravelli avrebbe lasciato il riferimento esplicito dell’aquila.
Per sè, Giorgio alla fine non chiese nulla: aveva già la gioia della sua famiglia e degli affetti e quindi visse in modo francescano la sua missione nel mondo. Senza chiedere, senza reclamare nulla, ma sempre offrendo il meglio di quanto potesse donare. Dall’esempio alla testimonianza. Quanto di meglio resta di un uomo.
E tra sabato e domenica a Genova, nel cielo terso e tra le nuvole all’orizzonte, c’era certamente anche lui. Il suo sorriso, il suo sguardo acuto su di noi. Sulle nostre Aironi, Gtv, Condor, Superalce, Falcone, Sport 15, Lodola, Stornelli, Guzzini, V7 sino alla nuova V100.
Lo sguardo benigno di un padre che osserva le sue creature divincolarsi nel traffico. Nel traffico della sua nostalgica e incantevole Genova.
Ciao Giorgio.
Queste sono le giornate dedicate a te con il nostro grazie.
23/04/2023
16/04/2023
16/04/2023
05/03/2023
29/01/2023
22/01/2023
01/01/2023
Buon 2023
Eccoci ad un Nuovo Anno, con tanti nuovi progetti ed il giusto entusiasmo per cercare di metterli in pratica!
Avremo però bisogno anche di Voi!!!
Vi ricordiamo che è il momento di versare la quota associativa annuale per il 2023, sempre di soli 20,00 euro (25,00 per i nuovi iscritti); potete farlo in contanti presso la Segreteria, su appuntamento.
E' possibile versare la quota anche tramite bonifico bancario (IBAN IT10U0538701414000047058789 - BPER Banca Filiale di Genova P.za Manin intestato a Associazione Moto Guzzi Genova).
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Il Presidente
Andrea Pesce
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